Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’
- gabriellacalderisi
- 11 nov
- Tempo di lettura: 7 min
Descrizione Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’
La Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è una varietà ornamentale di ciliegio giapponese, molto apprezzata per la sua bellezza compatta e per la spettacolare fioritura primaverile. Questo arbusto deciduo appartiene alla famiglia delle Rosaceae e si distingue per la sua crescita lenta e contenuta, che lo rende ideale per piccoli giardini, terrazzi e anche per la coltivazione in vaso.
La pianta raggiunge generalmente un’altezza compresa tra 1,5 e 2 metri, con una larghezza simile, formando una chioma arrotondata e armoniosa. I rami sono sottili e leggermente contorti, donando alla pianta un aspetto elegante anche durante il periodo di riposo vegetativo.
Il suo punto di forza è la fioritura: tra marzo e aprile, prima della comparsa delle foglie, la ‘Kojo-no-mai’ si ricopre di piccoli fiori a cinque petali, di colore bianco con sfumature rosa tenue. I boccioli, inizialmente rosati, si schiudono creando un effetto delicato e poetico, molto amato dagli appassionati di giardinaggio e dai cultori dello stile giapponese.
Le foglie, che emergono subito dopo la fioritura, sono di forma ovale e dentellata, di colore verde brillante. In autunno, virano verso tonalità calde di rosso, arancio e bronzo, regalando un ulteriore spettacolo cromatico prima della caduta.
La ‘Kojo-no-mai’ è una selezione della Prunus incisa, nota per il suo portamento nanizzante e la fioritura precoce. Tuttavia, nel mondo dei ciliegi ornamentali giapponesi esistono altre cultivar affini che possono essere considerate varianti o alternative, ciascuna con peculiarità uniche:
Prunus incisa ‘Fuji Cherry’: spesso confusa con la ‘Kojo-no-mai’, questa varietà è leggermente più vigorosa e può raggiungere dimensioni maggiori. I fiori sono simili, bianco-rosati, ma la forma della chioma è più aperta e meno compatta.
Prunus × subhirtella ‘Autumnalis Rosea’: una variante ibrida che fiorisce due volte l’anno: una leggera fioritura in autunno e una più abbondante in primavera. I fiori sono rosa pallido e il portamento è più slanciato rispetto alla ‘Kojo-no-mai’
Prunus ‘Shogetsu’: caratterizzata da grandi fiori doppi bianco-rosati e da una chioma espansa, questa cultivar è ideale per chi cerca un effetto scenografico più marcato. È meno compatta e richiede più spazio.
Prunus ‘Kanzan’: una delle varietà più popolari, con fiori doppi di colore rosa intenso. Cresce come piccolo albero e ha un portamento eretto, molto diverso dalla forma tortuosa della ‘Kojo-no-mai’
Prunus ‘Umineko’: questa cultivar si distingue per la fioritura abbondante e per i fiori bianchi con centro rosa. Ha un portamento elegante e verticale, adatto a viali e bordure
Prunus × yedoensis ‘Shidare-Yoshino’: Una variante a portamento piangente, con fiori bianchi che sbocciano in primavera. È molto decorativa e crea un effetto cascata, ideale per giardini zen o paesaggi romantici
Prunus ‘Pink Perfection’: come suggerisce il nome, questa cultivar offre fiori rosa perfetti e doppi. È più adatta a chi desidera una fioritura intensa e colorata

Coltivazione
La Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è ideale per piccoli giardini, terrazzi, balconi e persino per la coltivazione in vaso. Questa caratteristica la rende perfetta anche per chi dispone di spazi ridotti ma desidera godere della bellezza di una fioritura primaverile spettacolare.
Per ottenere il massimo dalla ‘Kojo-no-mai’, è consigliabile collocarla in una posizione ben esposta alla luce solare. Una buona esposizione favorisce una fioritura più abbondante e una colorazione autunnale più intensa delle foglie. Tuttavia, la pianta tollera anche la mezz’ombra, purché riceva almeno qualche ora di luce diretta al giorno.
Dal punto di vista climatico, questa cultivar è rustica e resistente, capace di sopportare temperature fino a -20°C. Ciò la rende adatta anche ai climi più freddi, purché sia protetta dai venti forti e il terreno sia ben drenato. Il drenaggio è infatti fondamentale per evitare ristagni idrici che potrebbero compromettere la salute delle radici.
La ‘Kojo-no-mai’ non richiede cure particolari: una volta ben radicata, si accontenta di annaffiature regolari nei periodi più caldi e di una leggera concimazione annuale. È una pianta che si presta bene anche alla coltivazione in contenitore, a patto di scegliere un vaso sufficientemente ampio e profondo, con un buon substrato e un sistema di drenaggio efficace.


Terreno
La Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è una pianta ornamentale che, pur essendo piuttosto adattabile, mostra una netta preferenza per terreni ben strutturati e drenanti. Il substrato ideale per questa cultivar è leggermente acido o neutro, con un pH compreso tra 5,5 e 7. Questo intervallo favorisce l’assorbimento ottimale dei nutrienti e sostiene una crescita equilibrata.
Il terreno deve essere fertile e ricco di sostanza organica, ma soprattutto ben drenato, poiché le radici della ‘Kojo-no-mai’ sono sensibili ai ristagni idrici. Un eccesso di umidità può causare marciumi radicali e favorire lo sviluppo di malattie fungine. Per questo motivo, è importante evitare suoli troppo compatti o argillosi, che tendono a trattenere l’acqua.
In giardino, si può migliorare la struttura del terreno incorporando compost maturo, torba o terriccio universale, mescolati con sabbia o perlite per aumentare la porosità. Se coltivata in vaso, è consigliabile utilizzare un substrato specifico per piante da fiore o arbusti ornamentali, con uno strato drenante sul fondo del contenitore, come argilla espansa o ghiaia.
Un terreno ben equilibrato non solo favorisce la salute della pianta, ma contribuisce anche a una fioritura più abbondante e a una colorazione autunnale più vivace delle foglie.
Concimazione
La Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è una pianta che, pur non essendo particolarmente esigente, trae beneficio da una concimazione regolare, soprattutto durante le fasi di crescita attiva e fioritura. Una corretta nutrizione contribuisce a rafforzare la struttura della pianta, stimolare la produzione di fiori e migliorare la colorazione autunnale delle foglie.
Il periodo ideale per concimare è la fine dell’inverno o l’inizio della primavera, poco prima della ripresa vegetativa. In questa fase, è consigliabile utilizzare un fertilizzante bilanciato, con un buon contenuto di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). L’azoto favorisce lo sviluppo fogliare, il fosforo stimola la fioritura e il potassio rafforza la resistenza della pianta agli stress ambientali.
Per le piante coltivate in piena terra, si può distribuire il concime granulare alla base, interrandolo leggermente e annaffiando subito dopo. Per quelle in vaso, è preferibile optare per un concime liquido, da diluire nell’acqua dell’irrigazione ogni 15–20 giorni durante la primavera e l’estate.
In autunno, si può somministrare un concime a lenta cessione o specifico per piante ornamentali, utile per preparare la pianta al riposo invernale e sostenere la colorazione delle foglie. È importante evitare eccessi di azoto in questa fase, per non stimolare una crescita vegetativa fuori stagione.
Infine, l’uso di compost maturo o stallatico ben decomposto può essere un’ottima alternativa naturale, da distribuire una volta all’anno per arricchire il terreno e migliorare la sua struttura.
Potature
La Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è una pianta che possiede un portamento compatto e armonioso, con rami leggermente contorti che le conferiscono un aspetto scultoreo anche durante il periodo di riposo vegetativo. Proprio per questa sua naturale eleganza, la potatura non è strettamente necessaria, ma può essere utile per mantenere la forma desiderata e favorire una crescita equilibrata.
Il momento ideale per intervenire è subito dopo la fioritura primaverile, quando la pianta ha esaurito la sua energia nella produzione dei fiori e si prepara alla fase vegetativa. In questa fase, si possono rimuovere i rami secchi, danneggiati o mal posizionati, evitando però tagli troppo drastici che potrebbero compromettere la struttura della pianta.
La potatura deve essere leggera e mirata, volta a preservare la silhouette naturale della ‘Kojo-no-mai’. È consigliabile utilizzare forbici ben affilate e disinfettate, effettuando tagli netti e inclinati per favorire la cicatrizzazione. Se coltivata in vaso, può essere utile contenere leggermente la crescita per evitare che la pianta diventi troppo voluminosa rispetto al contenitore.
In generale, questa cultivar non richiede interventi frequenti: la sua crescita lenta e ordinata la rende perfetta per chi desidera una pianta ornamentale a bassa manutenzione. Tuttavia, una potatura annuale, anche minima, può contribuire a mantenere la pianta sana, vigorosa e sempre esteticamente gradevole.
Malattie
La Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è una pianta robusta e resistente, che raramente presenta problemi sanitari gravi. Tuttavia, come tutte le piante ornamentali, può essere soggetta ad alcune malattie e attacchi parassitari, soprattutto se coltivata in condizioni non ottimali.
Uno dei principali fattori di rischio è il ristagno idrico, che può favorire lo sviluppo di marciumi radicali e malattie fungine come il mal bianco (oidio), che si manifesta con una patina biancastra sulle foglie. Per prevenirlo, è fondamentale garantire un buon drenaggio del terreno e evitare eccessi di irrigazione.
Durante la stagione vegetativa, è possibile osservare la presenza di afidi, piccoli insetti che si annidano sui giovani germogli e succhiano la linfa, indebolendo la pianta. In caso di infestazione, si può intervenire con prodotti naturali come il sapone molle o con trattamenti specifici a base di piretro.
Altri parassiti occasionali includono le cocciniglie, che si presentano come piccoli rigonfiamenti cerosi sui rami e sulle foglie. Anche in questo caso, una buona ventilazione e una regolare ispezione della pianta aiutano a prevenire la diffusione.
In ambienti umidi o poco arieggiati, può comparire la moniliosi, una malattia fungina che colpisce i fiori e i giovani rami, causando appassimenti improvvisi. La rimozione tempestiva delle parti colpite e l’uso di fungicidi mirati possono contenere il problema.
In generale, la ‘Kojo-no-mai’ si difende bene se coltivata in condizioni favorevoli: esposizione luminosa, terreno drenante, annaffiature equilibrate e una buona circolazione dell’aria. La prevenzione resta la strategia più efficace per mantenere la pianta sana e rigogliosa.
Riproduzione
Seme
La riproduzione per seme della Prunus incisa ‘Kojo-no-mai’ è possibile, ma poco praticata, soprattutto in ambito amatoriale. Essendo una cultivar selezionata, le piante ottenute da seme potrebbero non conservare le caratteristiche ornamentali della pianta madre, come il portamento compatto o la tonalità dei fiori.
Il processo è piuttosto lungo: i semi devono essere raccolti in autunno, puliti e sottoposti a stratificazione fredda per simulare il passaggio invernale. Dopo alcune settimane, possono essere seminati in un substrato leggero e mantenuti in ambiente protetto. La germinazione può richiedere diversi mesi, e le giovani piantine necessitano di cure costanti per svilupparsi correttamente.
Talea
La talea è uno dei metodi più efficaci per propagare la ‘Kojo-no-mai’, soprattutto se si desidera ottenere piante identiche alla madre. Le talee si prelevano in estate, scegliendo rami semilegnosi sani e vigorosi, lunghi circa 10–15 cm.
Dopo aver rimosso le foglie inferiori, si possono immergere le estremità in una polvere radicante per favorire l’emissione delle radici. Le talee vanno poi piantate in un substrato leggero e ben drenato, mantenuto umido ma non bagnato, e collocate in un ambiente caldo e luminoso, ma non in pieno sole.
Con le giuste condizioni, le talee radicheranno nel giro di alcune settimane. Una volta ben sviluppate, possono essere trapiantate in vaso o in piena terra. Questo metodo è semplice, veloce e garantisce risultati soddisfacenti.
Margotta
La margotta è un’altra tecnica valida per la riproduzione della ‘Kojo-no-mai’, particolarmente utile quando si dispone di rami bassi e flessibili. Si pratica in primavera, scegliendo un ramo sano che possa essere piegato fino a toccare il terreno.
La parte da interrare viene leggermente incisa e avvolta con muschio umido o terriccio, poi coperta con un sacchetto di plastica o interrata direttamente. Dopo alcuni mesi, quando si saranno formate le radici, il ramo può essere reciso dalla pianta madre e trapiantato.
La margotta ha il vantaggio di garantire un alto tasso di successo e di produrre piante già ben sviluppate, pronte per essere coltivate autonomamente.








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