Descrizione Ortensia
L'ortensia, arbusto generoso e bellissimo, è una hydrangeacea a foglie caduche, la sua provenienza è l'Estremo Oriente, la Cina, il Giappone e la Corea, ma si può trovare in ambiente naturale fino all' Himalaya e in Birmania. Esistono molte specie di Ortensia, con fiori di aspetto vario, possono essere a forma sferica, ad ombrello appiattito, a pannocchia allungata. La gamma dei colori è molto ricca, si passa dal bianco puro ottico al rosa più o meno intenso, al rosso, all'azzurro intensissimo fino ad un viola indaco. Si tratta di un arbusto molto forte ed estremamente adattabile, ama le posizioni ombreggiate ma cresce bene anche al sole; non ha un terreno privilegiato anche se vive benissimo in terreni acidi e subacidi. La pianta necessita, pena il deperimento, di regolare apporto di acqua e un ottimo drenaggio senza ristagni dannosissimi per le radici. Non teme i rigori invernali e resiste benissimo anche a gelate con temperature di -6/7 gradi. Se vuoi acquistare un set carino con 3 colori clicca qui.
Coltivazione
L' Ortensia è un arbusto che richiede terreni neutri, subacidi o acidi soprattutto se si desidera che il colore delle fioritura viri verso il blu intenso, con pH di valore ottimale intorno a 5/6. Si può definire davvero una pianta "assetata di acqua", ma necessita anche di un terreno permeabile e molto fresco. Vegeta bene in posizione semi ombreggiata, può raggiungere un'altezza di 1-2 metri, la fioritura avviene in periodi diversi a seconda delle varietà, da giugno a settembre.
Terreno
Predilige un terreno grasso e ricco, povero di sabbia e argilla, a cui si consiglia di aggiungere anche un composto di foglie e corteccia tritata. La torba acida e i materiali triturati ( oltre alle cortecce si possono usare anche gli scarti di potatura di cespugli e i rami sottili di alberi ridotti in piccoli pezzi ) sono i materiali di base che consentono alle ortensie di crescere e prosperare in maniera ottimale con fioriture abbondanti e colori intensi.
Concimazione
Le ortensie necessitano di buone dosi di ammendanti ( sostanze naturali che migliorano le caratteristiche fisico chimiche del terreno e che stimolano l'attività batterica, aumentano la fertilità e anche la capacità di trattenere l'acqua ) da fornire prima della fine dell'inverno, vanno distribuiti intorno alla pianta incorporandoli al terreno con una leggera zappatura. Alla fine della stagione invernale invece si interviene con la somministrazione di concime granulare a lenta cessione per acidofile o se reperibile quello specifico per ortensie (un ottimo kit concime). Per favorire la mineralizzazione ed evitare il dilavamento è necessario mescolare il concime al terreno in maniera scrupolosa. Le ortensie hanno la caratteristica di variare il colore in base all'acidità del terreno, ad accezione delle varietà bianche e rosse. Un pH intorno a 6 permette di avere ortensie di un bel blu ma per intensificarne il colore è necessario fornire la pianta del solfato di alluminio o in alternativa in commercio si può reperire un "azzurrante".(qui un link)
Potature
Per avere belle ortensie è bene imparare a non intervenire drasticamente nelle potature, si consiglia di eliminare a fine inverno solo i rami più vecchi e disordinati nelle varietà che fioriscono sui rami dell' anno precedente ( macrophylla e serrata ) ed eliminare il fiore secco negli altri. Le varietà paniculata ed arborescens possono essere potate più drasticamente perchè fioriscono sui rami dell'anno. Le varietà rampicanti, le involucrata e le quercifoglia, non vanno potate, al massimo si esegue un intervento di regolazione puramente estetica.
Malattie
Le malattie più frequenti sono oidio, botrite, maculatura fogliare e marciumi radicali. Si consiglia per prevenire il mal bianco di favorire la circolazione d'aria e di non bagnare le foglie; per botrite e la maculatura fogliare si devono evitare i ristagni idrici e si interviene con prodotti specifici anticriptogamici. Per i marciumi radicali e del colletto è necessario intervenire alla base della piante con ripulitura e trattamento con prodotto a base di ferro chelato(link). In caso di danni molto diffusi e profondi si consiglia la sostituzione e il rinnovo completo di tutto il terriccio. In caso di attacchi di insetti come afidi o cocciniglie si interviene con prodotti specifici come insetticidi o sistemici come olio minerale.
Riproduzione
Seme
La semina va effettuata nei mesi di ottobre/novembre, subito dopo la raccolta o l' acquisto dei semi, i tempi di attesa di nascita nel semenzaio delle nuove piantine di ortensia si aggirano intorno alle otto settimane. In alternativa i semi raccolti si possono conservare al buio in un contenitore chiuso e in un luogo fresco fino alla primavera successiva, a marzo/aprile del nuovo anno si potranno seminare.
Talea
Il metodo più efficace per riprodurre le ortensie è la talea per la sua grande capacità di radicazione. Da una sola pianta è possibile ricavare tante nuove piantine che poi conserveranno tutte le caratteristiche della pianta madre. Il punto dove asportare la talea va scelto con attenzione per evitare insediamenti parassitari, la parte migliore da cui estrarre la talea è costituita da un ramo che abbia 2/3 foglie che devono essere cimate alla sommità e che nell'anno corrente non abbia fiorito. Le parti legnose sono quelle che producono più radici, preferibile il prelievo al mattino e non devono essere presenti parti secche. Le talee si possono interrare in terreno soffice ( un compost di terriccio, sabbia o vermiculite per il drenaggio dell'acqua ) o si possono immergere in acqua per la radicazione. In aggiunta esistono ormoni in polvere che stimolano la radicazione della talea, questa non deve presentare più di due foglie. Con clima caldo e al riparo dal vento la radicazione avviene in due/tre settimane. La talea in acqua deve essere lunga 10 cm e presentare sempre le richieste 2/3 foglie cimate. L'acqua va cambiata spesso per evitare muffe, appena sviluppate le radici la talea può essere interrata ( procedura più indicata ) o invasata.
Margotta
La radicazione direttamente dalla pianta madre è possibile, questa tecnica è particolarmente indicata in caso di propagazione direttamente in giardino. La talea dell'ortensia in questo caso viene fatta piegando un ramo basso laterale fino a fargli toccare il terreno e fermandolo con una pietra o un mattone. Dopo circa una settimana la talea dovrebbe aver messo radici e si potrà recidere il ramo dalla pianta madre. Naturalmente si dovrà estrarre la nuova pianta con delicatezza per trovare spazio e posizione adeguati.
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Articolo utilissimo, grazie.