L’arieggiatura:.
- Paolo Masciullo
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
L'arieggiatura il segreto (spesso trascurato) per un prato sano e vigoroso.
Tra tutte le pratiche colturali per la cura del tappeto erboso, l’arieggiatura è una delle più sottovalutate. Eppure rappresenta un’operazione fondamentale per il benessere del prato: consente di rigenerarlo, migliorare la qualità del suolo e prevenire numerosi problemi fitosanitari.
Questa tecnica ha come obiettivo principale la rimozione dello strato di feltro, ovvero quel deposito di materiale organico composto da foglie secche, frammenti di radici, residui di taglio e altri detriti vegetali. Questo strato si forma naturalmente nel tempo e, se non rimosso, tende ad accumularsi progressivamente sul prato. Quando diventa troppo spesso, si trasforma in un ostacolo per la salute del tappeto erboso, ostacolando la penetrazione di luce, aria e acqua.
In queste condizioni, l’erba è costretta a crescere in altezza alla ricerca di luce, con un conseguente indebolimento generale e un peggioramento dell’aspetto estetico del prato. Per questi motivi, l’arieggiatura è una pratica essenziale per mantenere il prato in buona salute.

Consigli da giardiniere
Mai concimare o riseminare su un prato con feltro non rimosso. L’efficacia dei prodotti potrebbe essere ridotta anche del 50%.
Dopo l’arieggiatura, nutri il terreno con un ammendante ricco di acidi umici, utilizza un ammendante liquido ad alto contenuto di acidi umici e fulvici,
aumenta la fertilità del suolo,
migliora l’assorbimento dei nutrienti da parte delle radici,
riequilibra il terreno anche in presenza di criticità saline o alcaline.
l’effetto è quello di stimolare la vita microbica del suolo e creare le condizioni ideali per la crescita dell’erba.

Importanza dell'arieggiatura
Il feltro agisce come una vera e propria barriera e se lasciato accumulare, può causare, lo sviluppo di funghi e malattie, una difficoltà di penetrazione dell’acqua e della luce, può portare a carenza di ossigeno a livello radicale, ostacolare la risemina ed indebolire
il tappeto erboso. Un prato soffocato dal feltro si degrada rapidamente, diventando fragile e soggetto a stress.

Benefici
Oltre a migliorare l’aspetto estetico, contribuisce a creare le condizioni ideali per la crescita dell’erba. Vediamo i principali vantaggi dell’arieggiatura di questa pratica, che consente di:
eliminare l’erba secca e i residui di sfalcio;
incidere leggermente il terreno, migliorandone la struttura superficiale;
rimuovere lo strato di feltro che soffoca il prato;
contrastare la formazione del muschio;
prevenire malattie fungine;
favorire il passaggio della luce, dell’aria e dell’acqua;
migliorare la distribuzione dei fertilizzanti;
ottimizzare le risemine;
agevolare la traspirazione del suolo.
Effettuare regolarmente queste operazioni permette all’erba di svilupparsi più densa, forte e uniforme.

Quando effettuare l’arieggiatura?
Sebbene si tenda a consigliare due interventi all’anno, in primavera e in autunno è sempre importante adattare i tempi allo stato del proprio prato. Magari fatevi consigliare da un giardiniere almeno le prime volte. Un prato giovane (nei primi due anni dalla semina) non va arieggiato: ha bisogno di tempo per rafforzarsi e completare il proprio ciclo naturale. Intervenire troppo presto potrebbe danneggiarlo.
Di solito si fa in primavera, tra marzo e inizio aprile, per favorire la ripresa vegetativa dopo l’inverno e in autunno, tra inizio e metà settembre, per rimuovere il muschio estivo e prepararlo bene alla stagione fredda.

Come arieggiare e quale attrezzatura usare
Vediamo come arieggiare correttamente, per ottenere risultati soddisfacenti, seguendo questi semplici passaggi:
Taglia l’erba bassa, tra i 3 e i 5 cm.
Intervieni su terreno asciutto, per lavorare con precisione.
Regola bene la profondità dei denti o delle lame, in base allo stato del prato.
Esegui due passaggi incrociati, a 90°, per massimizzare la rimozione del materiale vegetale.
Se hai tanto muschio verde, ti consiglio prima di trattarlo alcuni giorni prima con solfato di ferro.
Per eseguire correttamente l’arieggiatura del prato è necessario utilizzare un attrezzo specifico: l'arieggiatore. In commercio ne esistono diverse tipologie, ognuna adatta a situazioni e superfici differenti. Qui i principali con qualche nostro consigli da esperti giardinieri.
Arieggiatore manuale
È uno strumento simile a un grande rastrello dentato, ideale per giardini di piccole dimensioni. Richiede forza fisica e pazienza, ma può essere sufficiente per lavori leggeri e su aree contenute.
Rastrello Arieggiatore KOTARBAU®
Arieggiatore elettrico o a batteria
E' la scelta ideale per superfici medio-piccole. Facile da manovrare, esegue un’arieggiatura superficiale ma efficace in condizioni non critiche. È spesso dotato di un cesto di raccolta che semplifica la pulizia post-intervento.
Scarificatore arieggiatore elettrico ( questo ha funzione anche di scarnificatore)
Arieggiatore a scoppio Einhell GC-SA 1231/1
Arieggiatore a batteria Greenworks 40V
Arieggiatore a scoppio
È il modello più potente e adatto a superfici ampie o particolarmente problematiche. Offre un’azione profonda e spesso integra anche la funzione di scarificazione. Richiede una certa dimestichezza nell’utilizzo, ma è lo strumento più efficace per interventi professionali.
Arieggiatore Multiuso a Scoppio BOUDECH Arias 196
Arieggiatore a traino
Utilizzato principalmente per grandi aree, si aggancia a trattorini tagliaerba. Può essere dotato di molle o lame, ma in genere non include il sistema di raccolta del materiale rimosso. È una soluzione comoda e veloce per manutenzioni su vasta scala.

Cosa fare dopo l’arieggiatura
Una volta conclusa l’arieggiatura, possiamo ,effettuare un’ammendatura, apportando sostanza organica per stimolare i microrganismi del terreno e favorire la decomposizione del feltro residuo.
Concimare il prato, utilizzando fertilizzanti liquidi ad alto contenuto di azoto. Valutare la risemina, soprattutto se il prato mostra zone diradate o chiazze prive di erba. I solchi lasciati dall’arieggiatura offrono l’ambiente ideale per l’attecchimento dei nuovi semi.
Un prato ben arieggiato, nutrito e rinfoltito crescerà più sano e uniforme, pronto ad affrontare al meglio la stagione successiva.

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