Primula
La primula è il primo fiore di primavera, la prima piantina che porta il colore e l'allegria dopo l'inverno lungo e freddo
La Primula vulgaris è una pianta resistente che si adatta a qualunque utilizzo, sia esso in vaso, cassetta, ciotola o piena terra.
Primula è un genere di piante della famiglia delle Primulaceae, originario delle zone temperate di Europa, Asia e America. Il nome deriva dal latino primus per indicare la precocità di fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l'erba.
SCHEDA BOTANICA
Erbacea perenne, spesso trattata come annuale, con foglie a rosetta, ovoidali, lunghe 12 cm; fiori medi, appiattiti, semplici, semidoppi o doppi, di colore bianco, giallo, arancio, rosa, rosso, blu, viola, da gennaio ad aprile.Quando parliamo di primule, in realtà parliamo di un intero genere di fiori, tutti appartenenti alla famiglia delle Primulaceae.
Il fiore di primula più famoso, quello che ritroviamo spesso in vendita nei garden o nei supermercati, si chiama Primula Acaulis (o Vulgaris), ma esistono altre 500 specie differenti, ognuna con delle proprie peculiarità.
La maggior parte delle specie di questa famiglia sono piante che prediligono la coltura in esterno, crescono spontaneamente nei boschi o in montagna, ma tra queste possiamo ritrovare anche quelle coltivabili all’interno, come appunto la Primula Acaulis.
Questo fiore, infatti, può essere coltivato tranquillamente in appartamento, anche perché solitamente non supera i 10 cm di altezza.
Le primule coltivate in piena terra desiderano esposizione semi-ombrosa e riparata, terreno acido e fresco, fertile e ben concimato con sostanze organiche; mentre le specie coltivate in vaso richiedono locali freschi e umidi, luce solare filtrata, terriccio fertile, leggero e acido, concimazione ogni 15 giorni con fertilizzante liquido, annaffiature abbondanti, le specie perenni vengono coltivate come annuali.
Per avere dei fiori rigogliosi e una pianta di primula sana e florida la concimazione è molto importante. È meglio preferire un concime liquido diluito in acqua, piuttosto che quelli in grani da lasciare nel terreno. La concimazione deve essere fatta durante l’annaffiatura circa ogni due settimane, soprattutto quando compaiono i primi germogli da fiore, e successivamente durante il periodo di fioritura. Interrompete la concimazione per gli altri periodi.
Il giusto fertilizzante dovrà avere basse concentrazioni di azoto, ma dovrà essere ricco di fosforo, potassio, manganese, ferro, rame e zinco, importantissimi sali minerali utili per la crescita della pianta.
Abbinamenti possibili con bulbose primaverili precoci (Eranthys, Leucojum, Crocus) ed erbacee da fiore precoci (anemoni, viole, polmonarie).






