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Vania Prevato

Plumbago o Gelsomino azzurro

Descrizione


Il Plumbago appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae, viene anche chiamato più comunemente Piombaggine o Gelsomino azzurro. Si tratta di una pianta sarmentosa originaria del Capo di Buona Speranza da cui anche trae il nome ( Plumbago capensis ), in Sud Africa, ed è particolarmente diffuso in coltivazione grazie alla sue straordinarie fioriture azzurre molto apprezzate per bellezza e delicatezza. E' un arbusto che, in buone condizioni e con clima mediterraneo, può anche raggiungere i 4 metri di altezza, naturalmente in natura e con il clima tropicale arriva tranquillamente a 6 metri. Il genere comprende una decina di specie tutte diverse per portamento, colore e dimensioni. I fusti sono legnosi e semirampicanti ( si consiglia di affiancare alla pianta un graticcio e di effettuare un ancoraggio integrativo con legacci morbidi ), le foglie del Plumbago sono di un bel colore verde chiaro, oblunghe, caduche o meno in base al clima della regione di piantumazione. Da giugno fino ai primi freddi produce una serie continua di bellissimi fiorellini a trombetta con cinque petali, con il caratteristico e molto delicato colore azzurro cielo. Esiste la varietà P. Alba che presenta splendidi fiori bianco latte e una terza meno conosciuta P. Royal Cape con infiorescenze ad ombrello di un incredibile blu cobalto.


Bellissimo plumbago azzurro fiore
Meraviglioso particolare di fiore di Plumbago azzurro

Coltivazione


Il Plumbago non è una pianta di difficile coltivazione, ci sono delle semplici accortezze da seguire per avere una pianta rigogliosa, in salute e con splendide fioriture. In particolare è necessario ai primi freddi proteggerla con teli in tessuto non tessuto ( tnt ) ed eseguire una pacciamatura per proteggere le radici dal gelo in caso di collocazione in regioni del Nord Italia. Altro accorgimento per avere abbondanti e durevoli fioriture sono le concimazioni: durante tutto il periodo vegetativo devono essere frequenti e ben bilanciate, questo consente alla pianta di sviluppare una fioritura vivace, vigorosa e molto decorativa. L' esposizione consigliata è quella a sole diretto, da modificare a mezz'ombra soprattutto durante i mesi più caldi dell'anno. Il terreno ideale va da neutro a subacido, ricco ma ben drenato e senza ristagni idrici. Temperatura limite -8 gradi ma si consiglia di evitare di esporlo alle gelate e già intorno agli 0 gradi di riparare la parte vegetativa più esposta ai rigori invernali. Le piante giovani sono particolarmente sensibili al vento e alle temperature fredde, vanno riparate in casa se coltivate in vaso o poste in serra fredda. Posizioni troppo ombreggiate ne compromettono la fioritura infatti è proprio l'irraggiamento solare che stimola la piante ad emettere nuovi getti fioriferi.



bellissima fioritura di plumbago azzurro cielo
Meravigliosa fioritura di Plumbago azzurro cielo


Bellissimo fiore di Plumbago azzurro
Dettaglio di fiore azzurro a cinque petali di Plumbago


Terreno

Il terreno preferito deve essere sciolto, sabbioso, ben drenato e leggermente acido. Il compost che si può preparare direttamente deve essere costituito da 1/3 di terriccio per piante fiorite, 1/3 di sabbia di fiume e 1/3 di compost o stallatico ben decomposto. Altrettanto buoni ed adatti sono i terricci pronti per agrumi a cui basta aggiungere un po' di ammendante e un po' di concime granulare.

Concimazione

La fioritura continua ed abbondante va sostenuta con concimazioni periodiche, costanti per tutto il periodo estivo ( da aprile ad ottobre ) e molto ricche. Va somministrato concime liquido per piante fiorite diluito nell'acqua di innaffiatura ogni 15 giorni. Si consiglia di scegliere un prodotto con alta concentrazione di potassio, elemento che garantisce una produzione pressochè continua di ombrelle fiorifere e anche una colorazione azzurra particolarmente intensa e vivace.

Potature

La potatura del Plumbago va effettuata ogni anno, dopo la fioritura della pianta e deve essere particolarmente energica. Devono essere recisi ( con forbici bel affilate e disinfettate ) tutti i fusti riportandoli ad un'altezza di 30 cm dal terreno. I periodi utili per l'operazione sono due: o come già anticipato a fine fioritura e quindi a fine estate ( ottobre ) oppure in alternativa ad inizio primavera. Questo tipo di intervento è fondamentale per avere piante in salute e particolarmente fiorifere; altro accorgimento importante e pratico è l'asportazione dei fiori appassiti di Plumbago. Questo garantirà un certo ordine nella parte vegetativa della pianta e salubrità, con l'eliminazione delle parti che con il loro deperimento potrebbero portare a marcescenze e danni alle foglie. Il periodo di potatura primaverile è consigliato nelle regioni a clima più freddo, va evitata l'anticipazione del taglio perchè si rischia l'insorgenza di marciumi che possono arrivare addirittura fino alle radici. La pianta in primavera inoltrata si rinnoverà completamente e apparirà vigorosa e pronta a decorare il giardino con i suoi meravigliosi fiori azzurro cielo. In caso di coltivazione del Plumbago come rampicante, e non come cespuglio, si dovrà invece procedere con l'eliminazione di tutti i rami secondari e di circa 1/3 degli altri, scegliendo tra i più vecchi e danneggiati.


Malattie

Si tratta normalmente di un arbusto molto sano e resistente. Una delle malattie più comuni è la clorosi, causata da irrigazioni sbagliate e fatte con acqua particolarmente dura. Si manifesta con il classico pallore delle foglie che assumono un colore verde chiaro mentre le venature sono molto più evidenti. Problema risolvibile con l'apporto di ferro liquido seguendo naturalmente le indicazioni di dosaggio consigliate. Si possono anche verificare marciumi radicali risolvibili modificando le modalità di irrigazione. E' molto raro l'attacco di parassiti, a volte sono riscontrabili afidi o cocciniglia ma in generale gli interventi antiparassitari sono pressochè superflui.


Riproduzione


Seme

Il Plumbago si può anche seminare, il periodo più indicato è gennaio-febbraio, in semenzaio coperto per avere una buona fioritura già all'inizio dell'estate. Metodologia comunque poco praticata.

Talea

Le talee si preparano in primavera e in estate, si eseguono prelevando porzioni di rami semilegnosi e si pongono in un composto di torba e sabbia in parti uguali. Le nuove piantine andranno messe a dimora definitiva nelle primavera successiva. Il Plumbago si propaga molto facilmente e la percentuale di attecchimento delle talee è alto, si possono fare anche tramite porzioni erbacee di stelo, lunghe circa 10 cm. Vanno poste in un miscuglio di terriccio e sabbia, il composto deve essere molto drenante. I vasetti vanno posti in ambiente ombreggiato, con temperature comprese tra 20 e 25 gradi e alta umidità ambientale. Questi accorgimenti garantiranno risultati veloci e percentuale di attecchimento alta. Le nuove piantine svilupperanno l'apparato radicale in circa 30 giorni, passato questo periodo si possono mettere a dimora definitiva.




bellissimo plumbago fiorito azzurro
Meravigliosa siepe fiorita di Plumbago


Bellissimo fiore azzurro di plumbago
Particolare: dettaglio fiore azzurro di Plumbago


bellissimo plumbago azzurro cielo
Splendido Plumbago azzurro cielo


bellissimo particolare di plumbago in fiore
Particolare: Plumbago in fiore









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15 Comments

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Guest
Apr 11

Molto preciso ed interessante!

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Guest
Apr 10
Rated 5 out of 5 stars.

Ottimo articolo

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Guest
Apr 10
Rated 5 out of 5 stars.

Articolo interessante

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Rated 5 out of 5 stars.

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Guest
Apr 09
Rated 5 out of 5 stars.

Ottime informazioni e consigli su una pianta splendida i cui fiori ricordano il colore del cielo

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