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Limone

Aggiornamento: 1 ago

Descrizione Limone


Il limone (Citrus limon), appartenente alla famiglia delle Rutacee, è originario dell’Asia sud-orientale. Secondo numerosi studi genetici, questa specie è un ibrido naturale derivato dall’incrocio tra arancio amaro (Citrus × aurantium) e cedro (Citrus medica).

Riconoscibile per il suo inconfondibile profumo agrumato e le caratteristiche foglie ovali, lucide e coriacee, il limone è una delle colture simbolo dell’Italia, presente da secoli nei giardini, negli agrumeti e persino sui terrazzi.

L’albero può raggiungere 6 metri di altezza e 4 metri di larghezza, con rami irregolari provvisti di spine robuste, fiori bianchi (“zagare”) delicatamente sfumati di rosa e molto profumati. La prima coltivazione documentata di limoni in Europa risale a prima dell’anno Mille, quando vennero introdotti in Puglia, nella zona di Rodi Garganico. Da allora, il limone si è diffuso in tutto il Mediterraneo, trovando nel clima italiano le condizioni ideali per svilupparsi e diventare una delle eccellenze agronomiche del nostro Paese.


Le 5 varietà di limone più conosciute in Italia


  • Femminello Quattro Stagioni – Una delle varietà più coltivate in Italia, apprezzata per la sua capacità di fiorire e fruttificare quasi tutto l’anno.

  • Zagara Bianca – Conosciuta per i suoi fiori molto profumati e frutti di buona pezzatura, ideale sia per consumo fresco sia per la produzione di succo.

  • Limone di Amalfi (Sfusato Amalfitano) – Tipico della Costiera Amalfitana, caratterizzato da forma allungata e aroma intenso, usato anche per il limoncello.

  • Limone Lunario – Simile al Quattro Stagioni ma con fioriture abbondanti a ogni plenilunio, molto adatto per coltivazioni ornamentali e in vaso.

  • Limone di Sorrento – Coltivato nella Penisola Sorrentina, produce frutti grandi e succosi, ideali per spremute e dolci tradizionali.


Oltre a queste, si trovano altre cultivar come il Verna, l’Interdonato e il Monachello, che arricchiscono la biodiversità agrumicola italiana. Il limone rimane un orgoglio nazionale, simbolo di freschezza mediterranea e patrimonio dell’agricoltura italiana.

Pianta di limone pienissima di foglie verdi e tanti frutti gialli
Pianta di limone di Andrea F.

Coltivazione


Il limone è relativamente semplice da coltivare se si seguono alcuni accorgimenti fondamentali. Un potatura regolare è indispensabile, così come le concimazioni, due volte l’anno con farina di lupini e ogni 2-3 mesi con buon concime granulare biologico e ricco di tutti gli elementi come il Citrumax specifico per agrumi. Essendo tra gli agrumi più sensibili al gelo, il limone può essere coltivato in piena terra solo in zone dove le temperature non scendono sotto lo zero; in caso contrario, è preferibile coltivarlo in vaso, così da poterlo proteggere o riporre in serra durante l’inverno.

Predilige un terreno ben drenato, ricco di sostanza organica, e una posizione soleggiata, meglio se riparata dai venti freddi. È importante effettuare la potatura di formazione e di produzione, eliminando i succhioni che si sviluppano sotto il punto di innesto.


Pianta di limone con tanti frutti gialli sotto la pioggia
Pianta di limone
ramo di limone con due frutti grandi gialli
Foto due limoni

Terreno


Prediligono un terreno ben drenato. Sarebbe ideale per il limone un terriccio subacido, con sabbia torba e terriccio universale. Se coltivate in vaso preparare bene il drenaggio del fondo con ciottoli di vasi di cotto rotti o sassolini. Per non sbagliare ci sono terricci per agrumi già pronti (aquistabili qui)


Concimazione


La concimazione del limone è fondamentale per garantire una pianta sana, vigorosa e produttiva. Gli agrumi sono specie nutrienti‑esigenti e necessitano di un apporto costante di elementi come azoto, fosforo e potassio, oltre a microelementi essenziali.

Oltre a utilizzare un concime biologico e specifico per agrumi come il Citrumax NPK 4‑6‑10, è buona pratica effettuare due o tre volte l’anno una concimazione con farina di lupini, ottima per arricchire il terreno di azoto naturale e migliorare la fertilità del suolo.

In presenza di clorosi ferrica (foglie ingiallite con nervature verdi), è consigliabile integrare il trattamento con un chelato di ferro di alta qualità, come Verdi Plus, che ripristina rapidamente la disponibilità di ferro e favorisce un corretto sviluppo della pianta e dei frutti.


Potature

Il periodo ideale per la potatura del limone va da aprile a maggio, quando la pianta è in piena ripresa vegetativa e il rischio di gelate è ormai scongiurato. In questo momento le temperature sono miti e la pianta reagisce meglio ai tagli, riducendo lo stress e favorendo una buona fioritura. In climi molto miti o per le piante in vaso è possibile effettuare una potatura di mantenimento anche a giugno, limitandosi a eliminare rami danneggiati e i succhioni. È importante evitare potature nei mesi invernali e durante l’estate più calda, poiché potrebbero compromettere la salute della pianta e ridurre la produzione di frutti.


Malattie

Le malattie e gli insetti dannosi del limone sono tra le principali cause di indebolimento e calo di produzione della pianta. Le malattie più comuni sono la cocciniglia cotonosa, gli afidi, la fumaggine una malattia fungina che viene in seguito ad attacchi degli afidi cocciniglie e Aleurocanthus spiniferus. Poi ci possono essere le carenze come la clorosi ferrica o semplicemente carenza di ferro che provoca l’ingiallimento delle foglie e rallenta la crescita e possiamo dare un prodotto a base di ferro chelato e altri ottimi elementi il VERDIPLUS® . L' Aleurocanthus spiniferus, spesso scambiato per cocciniglia e' molto diverso biologicamente , quindi richiede una dose maggiore di prodotti.. In ogni Caso Una corretta prevenzione, potature regolari e l’uso di prodotti naturali come olio di neem o sapone molle (utile per lavare melata e acari) aiutano a proteggere la pianta mantenendola sana e produttiva. Se abbiamo attacchi di afidi possiamo dare l'ottimo prodotto biologico a base di Olio di Neem il Karanjeem®, ed in caso di presenza di cocciniglia o di A. spiniferus useremo Senape Plus con l'aggiunta di 2-4 Grammi di zolfo/litro.


Riproduzione

Margotta/Talea e Seme


La riproduzione del limone da seme è possibile ma è una tecnica molto lenta, in quanto la pianta impiega diversi anni prima di entrare in produzione e spesso non mantiene le stesse caratteristiche della pianta madre. Per ottenere risultati più rapidi e fedeli è preferibile utilizzare la propagazione per talea o la margotta. La talea consiste nel prelevare un ramo semi legnoso di 12-15 cm, trattarlo con ormone radicante e farlo radicare in un substrato leggero e umido. La margotta, invece, favorisce la formazione di radici su un ramo ancora attaccato alla pianta madre, che viene poi separato e trapiantato. La margotta del limone si realizza scegliendo un ramo sano della pianta madre. Si incide leggermente la corteccia, rimuovendo un anello di circa 1 cm, e si avvolge la zona con muschio umido o terriccio fertile, coprendola con pellicola trasparente o un sacchetto di plastica per mantenere l’umidità. Dopo 6-8 settimane, quando si sono sviluppate le radici, il ramo viene tagliato sotto la margotta e trapiantato in un vaso o direttamente in terra. Nei vivai professionali si ricorre spesso all’innesto, che unisce una marza della varietà desiderata a un portainnesto robusto, garantendo così una crescita più vigorosa e una fruttificazione di qualità superiore.


Ramo pieno di Limoni gialli
Ramo pieno di Limoni

Ramo di Limoni con tanti frutti gialli
Ramo di Limoni

Pianta di Limone con tanti frutti gialli in un giardino
Pianta di Limone

Pianta di Limone con due frutti allungati gialli e foglie verdi
Pianta di Limone






5 commenti

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Ospite
03 feb
Valutazione 5 stelle su 5.

Articolo molto utile e chiaro nei contenuti

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Ospite
20 gen 2024

Molto interessante

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Ospite
06 gen 2024
Valutazione 5 stelle su 5.

Bellissimo articolo. Preciso e molto utile. Ottimo

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Roberto Ranieri
Roberto Ranieri
25 ago 2023
Valutazione 5 stelle su 5.

Ottimo

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Paolo Masciullo
Paolo Masciullo
01 gen 2024
Risposta a

Grazie mille

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